Venerdì 4 dicembre alle 10, nella sala Consiliare del Comune di Novellara, Legacoop Emilia Ovest e la Latteria Sociale San Giovanni, organizzano l’evento “Giannetto Gatti, amico fedele della nostra terra, della cooperazione e della libertà”, per salutare Giannetto Gatti, importante figura di cooperatore, che nei mesi scorsi ha lasciato la presidenza della Latteria San Giovanni della Fossa, da lui guidata per tantissimi anni. Dopo il saluto del sindaco di Novellara Elena Carletti, è prevista una tavola rotonda, condotta dal direttore di Telereggio Mattia Mariani, con Simona Caselli, assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna Giammaria Manghi, presidente Provincia di Reggio Emilia Stefano Landi, presidente Camera di commercio di Reggio Emilia, Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, Graziano Salsi, presidente Latteria Sociale San Giovanni della Fossa. In chiusura, Sergio Calzari conversa con il protagonista dell’iniziativa.
Giannetto Gatti, classe 1922, di Novellara, è una straordinaria figura di cooperatore, avendo ricoperto importanti incarichi alla guida di cooperative agricole fin dal primo dopoguerra, tra cui la Cila. E’ stato per molti anni presidente della Latteria San Giovanni, una delle più importanti latterie sociali nell’area del Parmigiano Reggiano, incarico che ha lasciato solo pochi mesi fa.
Il ruolo di Gatti nella vita di Novellara e nella cooperazione agricola reggiana è stato importantissimo, per lo stretto legame tra le sue esperienze, le sue scelte di dirigente cooperativo e le trasformazioni e lo sviluppo del mondo agrario nella provincia di Reggio Emilia.
Il 1 dicembre 2012 Gatti è stato festeggiato per i suoi 90 anni nel Teatro di Novellara. In quella occasione, alla presenza di tante autorità e cooperatori, il Vice Prefetto Vicario di Reggio Emilia Adriana Cogode, aveva apposto al collo di Giannetto Gatti il nastro e la croce di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza concessa dal Presidente Giorgio Napolitano. Pochi giorni prima era uscito il libro “Bracciante, soldato e partigiano, cooperatore”, dedicato alle esperienze di Giannetto Gatti e curato da Lucio Levrini. Il libro, edito dal Centro Culturale Lucio Lombardo Radice, nella prima parte vede il racconto della vita di Gatti, a partire dall’infanzia vissuta nelle campagne novellaresi, nel Podere Chittona: è in realtà uno sguardo attento sulla vita e sui problemi della campagna reggiana tra le due guerre, quando a nove anni si era già braccianti. Poi ci sono i racconti della vita militare, e l’importante esperienza nella Resistenza. Ritornato a San Giovanni dalla montagna il 28 aprile, Gatti ha la sensazione “che c’era tutto da fare: bisognava riparare i danni provocati dal fascismo e dalla guerra, ricostruire un’economia che si era fermata, procurare lavoro alle tante famiglie disoccupate che non sapevano come dare da mangiare ai loro bambini”. La cooperativa, pensò Gatti, è un mezzo che può dare risposta a quei problemi. Inizia così la lunga esperienza nella cooperazione, con le prime cooperative di braccianti di Novellara che poi confluirono nel 1979 nella Cila, assieme alla Cooperativa Agricola di Santa Vittoria. Cooperative che fecero scelte importanti (tra tutte l’acquisto della terra) e lungimiranti, non sempre condivise.