SIMULIMPRESA – La cooperazione come opportunità di impresa

E’ specializzata nel settore che più caratterizza il nostro territorio, cioè l’agroalimentare, la cooperativa “BEC – Food & Wine”, nata nell’ambito del network internazionale Simulimpresa, che vede al fianco il mondo dell’istruzione e quello del lavoro.
“Si impara facendo” è l’assunto alla base del progetto “La cooperazione come opportunità di impresa”, che ha visto il coinvolgimento attivo di un nuovo gruppo di trenta studenti selezionati. L’iniziativa è giunta alla conclusione con la consegna degli attestati presso il Dipartimento di Economia in via Kennedy a Parma.
Sul solco della collaudata collaborazione tra il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma e Legacoop, e grazie al contributo di Coopfond, gli studenti hanno sperimentato la costituzione di un’impresa in tutte le sue fasi fino alla partecipazione ad una Fiera internazionale di imprese simulate.
In particolare, trattandosi di una cooperativa, il livello di partecipazione è maggiore, dal momento che questa forma pone al centro il socio, non solo come lavoratore ma come imprenditore di stesso, e membro di un gruppo che condivide principi e obiettivi.
“BEC – Food & Wine” commercializza prodotti agroalimentari tipici della nostra regione, per catering, ristorazione, mense aziendali fino al consumatore finale.
Docenti di riferimento sono il prof. Eugenio Pavarani, coordinatore, il prof. Daniele Gualdi e Pietro Valla, consulente del lavoro, affiancati da Vanessa Sirocchi, tutor per Legacoop.
Alla cerimonia di stamattina hanno portato il loro saluto Andrea Volta, presidente Legacoop Emilia Ovest e Giovanni Monti, presidente Legacoop Emilia-Romagna.

Dichiarazioni
Prof. Eugenio Pavarani: “Imparare facendo è una modalità efficace di apprendimento, perché gli studenti si mettono in gioco in prima persona. Questa esperienza, inoltre, ha un valore aggiunto, perché il mondo della cooperazione è un mondo di valori, non solo di imprese”.
Prof. Daniele Gualdi: “Gli studenti hanno mostrato grande impegno e serietà, affrontando un progetto complesso e molto articolato. Hanno sviluppato ogni aspetto in modo approfondito e costruttivo”.
Andrea Volta: “Una delle qualità cooperative da preservare è la partecipazione dei soci, a prescindere dalle dimensioni di impresa; un’altra è l’intergenerazionalità, perché la cooperativa è un bene comune. Sicuramente la cooperazione rappresenta un’occasione di lavoro per i giovani che hanno idee e competenze da spendere in una sfida di autoimprenditorialità”.
Giovanni Monti: “Oggi più che mai c’è bisogno di capacità di innovazione e di coesione. La cooperazione è in grado di rispondere a queste istanze. Nella nostra regione il movimento cooperativo