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Scomparso Giannetto Gatti, un grande cooperatore della nostra terra. Un modello per tutti

Legacoop Emilia Ovest ricorda con commozione Giannetto Gatti, scomparso a 94 anni. “Gatti – ricorda il presidente di Legacoop Andrea Volta – è stata una figura carismatica della cooperazione reggiana, che ha attraversato tutto il dopoguerra e gli anni del nuovo secolo sempre protagonista del movimento cooperativo”.
Proprio un anno fa, nella sala Consiliare del Comune di Novellara, Legacoop Emilia Ovest e la Latteria Sociale San Giovanni della Fossa, avevano organizzato un significativo evento per salutare Giannetto Gatti, “amico fedele della nostra terra, della cooperazione e della libertà”, che nei mesi prima aveva lasciato la presidenza della Latteria San Giovanni della Fossa, da lui guidata per tantissimi anni. “Abbiamo voluto ringraziare  un commosso ma ancora pimpante Gatti – ricorda Volta – per il suo impegno nella cooperazione, assieme al sindaco di Novellara Elena Carletti, all’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, al presidente della Provincia Giammaria Manghi, e al presidente della Camera di Commercio Stefano Landi”.
Giannetto Gatti, classe 1922, di Novellara, è stata una straordinaria figura di cooperatore, avendo ricoperto importanti incarichi alla guida di cooperative agricole fin dal primo dopoguerra, tra cui la Cila. E’ stato per moltissimi anni presidente della Latteria San Giovanni, una delle più importanti latterie sociali nell’area del Parmigiano Reggiano. Il ruolo di Gatti nella vita di Novellara e nella cooperazione agricola reggiana è stato importantissimo, per lo stretto legame tra le sue esperienze, le sue scelte di dirigente cooperativo e le trasformazioni e lo sviluppo del mondo agrario nella provincia di Reggio Emilia.

Reggio Emilia, 5 dicembre 2016

Legacoop commossa per la scomparsa di Giannetto Gatti

Legacoop Emilia Ovest ricorda con commozione Giannetto Gatti, scomparso nella notte a 94 anni. “Gatti – ricorda il presidente di Legacoop Andrea Volta – è stata una figura carismatica della cooperazione reggiana, che ha attraversato tutto il dopoguerra e gli anni del nuovo secolo sempre protagonista del movimento cooperativo”.
Proprio un anno fa, nella sala Consiliare del Comune di Novellara, Legacoop Emilia Ovest e la Latteria Sociale San Giovanni della Fossa, avevano organizzato un significativo evento per salutare Giannetto Gatti, “amico fedele della nostra terra, della cooperazione e della libertà”, che nei mesi prima aveva lasciato la presidenza della Latteria San Giovanni della Fossa, da lui guidata per tantissimi anni. “Abbiamo voluto ringraziare  un commosso ma ancora pimpante Gatti – ricorda Volta – per il suo impegno nella cooperazione, assieme al sindaco di Novellara Elena Carletti, all’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, al presidente della Provincia Giammaria Manghi, e al presidente della Camera di Commercio Stefano Landi”.
Giannetto Gatti, classe 1922, di Novellara, è stata una straordinaria figura di cooperatore, avendo ricoperto importanti incarichi alla guida di cooperative agricole fin dal primo dopoguerra, tra cui la Cila. E’ stato per moltissimi anni presidente della Latteria San Giovanni, una delle più importanti latterie sociali nell’area del Parmigiano Reggiano. Il ruolo di Gatti nella vita di Novellara e nella cooperazione agricola reggiana è stato importantissimo, per lo stretto legame tra le sue esperienze, le sue scelte di dirigente cooperativo e le trasformazioni e lo sviluppo del mondo agrario nella provincia di Reggio Emilia.
Nel dicembre 2012, in occasione dei suoi 90 anni, nel Teatro di Novellara, il Vice Prefetto Vicario di Reggio Emilia Adriana Cogode aveva apposto al collo di Gatti il nastro e la croce di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza concessa dal Presidente Giorgio Napolitano. Era stata una festa per tutta la cooperazione, che era presente anche con l’allora presidente nazionale di lega coop Giuliano Poletti, e per Novellara: il teatro era gremito di cittadini di Novellara e di tanti cooperatori.
Proprio nel 2012 era uscito il libro “Bracciante, soldato e partigiano, cooperatore”, dedicato alle esperienze di Giannetto Gatti, curato da Lucio Levrini ed edito dal Centro Culturale Lucio Lombardo Radice. E’ un libro utile per capire il senso dell’impegno nella cooperazione di Gatti ma è anche uno sguardo attento sulla vita e sui problemi della campagna reggiana tra le due guerre, quando a nove anni si era già braccianti. Poi ci sono i racconti della vita militare, e l’importante esperienza nella Resistenza. Ritornato a Novellara dalla montagna, Gatti ha la sensazione “che c’era tutto da fare: bisognava riparare i danni provocati dal fascismo e dalla guerra, ricostruire un’economia che si era fermata, procurare lavoro alle tante famiglie disoccupate che non sapevano come dare da mangiare ai loro bambini”. La cooperativa, pensò Gatti, è un mezzo che può dare risposta a quei problemi. Inizia così la lunga esperienza nella cooperazione, con le prime cooperative di braccianti di Novellara che poi confluirono nel 1979 nella Cila, assieme alla Cooperativa Agricola di Santa Vittoria. Cooperative che fecero scelte importanti e difficili (tra tutte l’acquisto della terra) e lungimiranti.
“Giannetto Gatti – conclude il presidente di Legacoop Emilia Ovest – ha sempre avuto uno sguardo lungo sulla cooperazione e sullo sviluppo dell’agricoltura, attento come era alle trasformazioni nel mondo economico e sociale. Per questo è stato un grande e appassionato dirigente cooperativo, stimato in tutto il mondo agricolo”.