Oltre 5mila soci, oltre 2.500 abitazioni realizzate, 44 anni di storia, premi prestigiosi e menzioni d’onore all’attivo. Difficile sintetizzare il valore creato per il territorio e le persone dalla cooperativa Andria di Correggio. Nel nome ha già la sua vocazione, in quanto trae ispirazione da una delle città ideali descritte da Italo Calvino nel suo noto romanzo “Le città invisibili” in cui si legge: “Convinti che ogni innovazione nella città influisca sul disegno del cielo, prima di ogni decisione calcolano i rischi e i vantaggi per loro e per l’insieme della città e dei mondi”. Ed è proprio questo che i fondatori si sono posti questo obiettivo fin dalla costituzione di Andria, nel 1975.
Nei giorni scorsi la cooperativa ha celebrato un passaggio importante, in occasione dell’assemblea dei soci. Sergio Calzari, storico presidente, ha consegnato il testimone nelle mani di Luca Borghi, giovane architetto di 34 anni. In questo gesto si racchiude la mission di ogni cooperativa: l’intergenerazionalità, che significa dare continuità attraverso le generazioni. Il passaggio è stato infatti preparato con grande dedizione e impegno da parte di chi ha lasciato e di chi ha accolto le consegne.
Oggi, Borghi è presidente della cooperativa Andria dopo diversi anni di preparazione e affiancamento, una modalità di trasferimento di competenze e ruoli da prendere ad esempio per le realtà che intendano dare futuro a un progetto cooperativo importante, tra l’altro in un settore che ha subito le ondate di crisi delle costruzioni e che sta cambiando profondamente pelle.
“La nostra cooperativa” – dichiara Borghi – “è nata come cooperativa di abitazione per trasformarsi in cooperativa di abitanti e con davanti l’obiettivo di diventare cooperativa di comunità. Le persone non hanno solo bisogno di una casa ma di un’offerta più complessa che comprenda il vivere insieme in un contesto di benessere in grado di offrire servizi integrati e partecipazione attiva. Questo cerchiamo di fare con i nostri progetti rivolti ai soci”.
Lo stesso ultimo Bando regionale tiene conto solo del reddito e non più dell’età, e premia il recupero e la rigenerazione urbana in ottica energetica, ambientale e sociale.
“Abbiamo lavorato tanto per creare le migliori condizioni di continuità” – aggiunge Calzari – “facendo leva sul nostro gruppo coeso e volenteroso. L’obiettivo condiviso è garantire futuro alla cooperativa per il bene dei soci e dei territori in cui siamo insediati e a cui crediamo di aver dato valore aggiunto. Rimarrò ancora un po’ al fianco di Luca, come vicepresidente. Siamo orgogliosi di lui, della sua dedizione, preparazione, disponibilità e intelligenza”.
Durante l’assemblea, c’è stata anche occasione di salutare Luciano Pantaleoni, architetto, che ha raggiunto il traguardo della pensione e ha dato ad Andria tanta ispirazione e progettualità significative: “Il futuro di Andria è cominciato, ed è all’insegna dell’innovazione, intesa sia come propulsione tecnologica, strutturale, architettonica, ma anche in senso culturale e sociale, ossia gli interventi di Andria sono finalizzati a creare comunità non meri quartieri abitativi, sul solco del nostro modo di lavorare e progettare”.
Il presidente Legacoop Emilia Ovest, Andrea Volta, commenta: “Facciamo tante congratulazioni e auguri di buon lavoro a Luca Borghi. Le nostre cooperative di abitanti, Andria di Correggio, Abit-coop di Piacenza e Parma80 di Parma hanno preparato e compiuto il passaggio intergenerazionale dando gambe e futuro alle rispettive realtà e al movimento di cui fanno parte e che è orgoglioso di loro. Andria rappresenta una bellissima realtà che coniuga cooperazione, territorio, comunità, competenza e rinnovamento”.