A partire dal maggio scorso l’Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative e Legacoop) ha promosso una raccolta di firme per una proposta di legge popolare finalizzata a contrastare il fenomeno delle false cooperative.
Anche Legacoop Emilia Ovest, nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, si è molto impegnata.
Da maggio a ottobre complessivamente sono state raccolte 4073 firme di cui 2314 nella provincia di Reggio Emilia, 1109 nella provincia di Parma e 650 in quella di Piacenza
La raccolta ha coinvolto direttamente 53 cooperative che insieme a Legacoop sono state promotrici di 91 tavoli di raccolta, sia direttamente nelle cooperative, durante le assemblee, che nel corso di iniziative specifiche, in particolare presso i centri Commerciali della Grande distribuzione cooperativa.
A tutti i momenti di raccolta delle firme hanno partecipato consiglieri comunali e numerosi sindaci. Sono numerosi gli amministratori pubblici (sindaci, assessori, consiglieri comunali) oltre a consiglieri regionali, parlamentari e rappresentanti della politica, che hanno firmato per la proposta di legge contro le false cooperative.
“Innanzitutto esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto – commenta il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta – e anche per il grande impegno organizzativo della nostra organizzazione, delle cooperative e dei tanti volontari che si sono impegnati per organizzare la raccolta delle firme. Ma specialmente – aggiunge Volta – mi sembra significativo il consenso sincero e spontaneo che abbiamo ottenuto nei confronti di questa iniziativa da parte di tanti soci e lavoratori di cooperative, di cittadini, e di tanti amministratori pubblici. Questo dimostra che la cooperazione vera, e i suoi valori, continuano ad essere considerati un elemento fondamentale per il nostro territorio. Come Legacoop Emilia Ovest siamo inoltre particolarmente soddisfatti per il risultato complessivo di firme raccolte in Italia, che sappiamo molto elevato e che verrà comunicato ufficialmente il 29 ottobre al momento della consegna delle firme alla Camera dei Deputati.”
La proposta di legge prevede: la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni; la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio; la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario; la creazione di una cabina di regia al Mise che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre amministrazioni.