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La storica Latteria San Giovanni della Fossa inaugura i nuovi impianti

Centoquindici anni di storia portati molto bene, anche grazie ad una costante attenzione al futuro e all’innovazione. Oggi la Latteria San Giovanni della Fossa, radicata nel territorio di Novellara dal 1904, è tra i leader del comprensorio del Parmigiano Reggiano. L’impegno a fare sempre meglio porta ad un altro importante traguardo: sabato 12 ottobre si è tenuta l’inaugurazione degli impianti per l’affioramento, la produzione e la movimentazione del formaggio numero uno al mondo.
I numeri parlano chiaro: 225.000 quintali di latte lavorato, 40.026 forme prodotte nel 2018, quasi 18.300.000 di euro di fatturato toccato nell’ultimo anno e 13 soci conferitori. Il tipo di intervento di ristrutturazione riguarda la camera di lavorazione latte con automazione della lavorazione del primo, secondo, terzo giorno e del sistema di affioramento del latte, portando la possibile capacità lavorativa di 375.000 quintali. Questa importante operazione si è avvalsa di un Contributo Regionale nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Investimenti in Immobilizzazioni Materiali.
Alla festa di inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Novellara, Elena Carletti, Riccardo Deserti, Direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, e Simona Caselli, Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna.
“Siamo orgogliosi del lavoro fatto” – dichiara Giorgio Catellani, presidente della Latteria – “ma questo non ci ferma, teniamo sempre alta l’attenzione all’innovazione, alla qualità, alla soddisfazione dei soci. La nostra filosofia si riassume nel concetto: il formaggio può essere fatto in mille modi ma per farlo bene occorre esperienza, passione e serietà a cominciare dalla produzione del latte fino alla sua trasformazione, senza trascurare la stagionatura nei magazzini”.
All’evento, erano presenti il neo presidente di Legacoop Emilia Ovest, Edwin Ferrari, e la neo vicepresidente Michela Bolondi, che si sono complimentati: “Una grande realtà del nostro territorio, un orgoglio per l’agroalimentare cooperativo e per tutto il movimento”.