Per il secondo anno il CCFS (Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo) di Reggio Emilia ha centrato gli obiettivi del Piano Strategico 2020-2022, traguardando i due terzi del percorso tracciato dal nuovo Cda. Il Consorzio ha esaminato i primi dati contabili del 2021, mettendo a confronto i risultati con i principali obiettivi del Piano per l’esercizio appena concluso, che risulteranno in gran parte superati: le informazioni oggi disponibili consentono di stimare il conseguimento di un utile netto positivo, dopo un buon 2020. Il margine di gestione ordinaria 2021 supera i 3,5 milioni di euro ed il risultato economico prima di accantonamenti e rettifiche è di oltre 6 milioni di euro, quando il piano industriale prevedeva, nello stesso periodo, poco più di 2 milioni di euro. La raccolta da soci è di 608 milioni di euro (+8%), mentre la posizione finanziaria netta è positiva per oltre 16 milioni. In linea con gli obiettivi anche le dismissioni di asset (partecipazioni ed immobili) e la riduzione della leva finanziaria, mentre è stato brillante il recupero crediti non performing (+25 milioni di euro a fronte di un obiettivo di tutto il piano di 10 milioni di euro).
L’amministratore delegato del CCFS, Pier Luigi Martelli, ha presentato al Cda questi primi dati al 31 dicembre relativi alle principali aree di intervento monitorate, confermando dunque il buon andamento già evidenziato alla fine dello scorso anno, e sottolineando la buona riuscita della strategia in atto, che rifocalizza la mission del CCFS sull’intermediazione creditizia verso i soci, per dare sostegno e impulso alla cooperazione.
“La prossimità crescente con i soci – sottolinea l’amministratore delegato – è e sarà sempre l’elemento di stabilità del Consorzio, oltre che il fattore che ci motiva al massimo impegno nel soddisfare i bisogni dei soci ed assicurare, contemporaneamente, il conseguimento degli obiettivi programmati”.
“La tenacia e la competenza del management e della rinnovata struttura di CCFS sono la benzina che alimenta il motore del percorso di rilancio avviato dal nuovo Cda nel 2020: dopo due anni di pandemia, e di fronte alle nuove sfide che ci pone il contesto economico internazionale, il Consorzio punta ad essere uno strumento finanziario sempre più forte e solido a beneficio delle cooperative e delle comunità in cui operano”, afferma il presidente Stefano Dall’Ara.
Presidente e amministratore delegato hanno espresso in Cda anche la loro soddisfazione anche per il positivo andamento delle partecipate, dirette ed indirette, di tipo industriale: ben gestite, chiudono tutte il 2021, un anno certamente complicato e difficile, con dati economici e di fatturato decisamente positivi, tutti in crescita a due cifre.