Sette classi in gara provenienti dalle selezioni tenutesi a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Carpi (Modena), Bologna, Imola, Ravenna hanno animato a DumBo, in via Casarini a Bologna, la finale di Bellacoopia Coopstartup, il percorso per la creazione di cooperative sostenibili promosso da Legacoop Emilia-Romagna, quest’anno fortemente correlato all’Agenda 2030 dell’Onu.
Le nostre classi dell’Emilia Ovest hanno ottenuto buoni piazzamenti. La 5° Istituto tecnologico Camillo Rondani di Parma, con il progetto Open The Energy, incentrato sulla vendita e la installazione di un cardine con batteria dynamo che sfrutta il movimento delle porte per generare e immagazzinare energia elettrica, si è piazzata sul terzo gradino del podio, insieme alla 5° AE Itis Leonardo da Vinci di Carpi (Modena) che ha progettato un sensore a uso automobilistico per il rilevamento in tempo reale della qualità dell’aria.
Vincitrici sono state le classi di 5° A e 5° B dell’Istituto tecnico agrario Scarabelli di Imola che hanno sviluppato un’idea imprenditoriale che bene si inquadra nel dibattito sul futuro delle plastiche. Una soluzione che coinvolge un settore di largo utilizzo del polimero come quello dei bicchieri e contenitori che, nell’idea delle ragazze e dei ragazzi dello Scarabelli, saranno compostabili, commestibili e senza glutine. Una idea sviluppata nei dettagli che, secondo la giuria, “intercetta un bisogno di mercato con ampio potenziale di domanda nel prossimo futuro”.
Al secondo posto si è classificata la 5° A dell’Ipsas Aldrovandi Rubbiani di Bologna che si è preoccupata di due aspetti tra loro connessi, il riciclo e l’accessibilità per tutti a beni di primaria importanza. Il progetto prevede infatti la rigenerazione di abiti usati e il renderli disponibili a prezzi accessibili a chi ha meno reddito e, secondo la giuria, “valorizza le competenze degli studenti e le reti cooperative”.
La 4° C del Romagnosi di Piacenza si è aggiudicata il premio energia sostenibile con il progetto Solatrec, che propone di utilizzare pannelli solari per la copertura di aree di parcheggio così da accumulare energia per la ricarica delle auto elettriche. Il premio cultura inclusiva, invece, è stato assegnato ad Accordo della 4° C del Liceo Artistico Chierici di Reggio Emilia che intende progettare e realizzare stampanti 3D strumenti musicali da distribuire per promuovere le diversità culturali attraverso la musica.
Infine, il premio città sostenibile è stato attribuito all’Istituto Olivetti-Callegari di Ravenna. L’idea è di vendere biciclette dotate di un sistema Gps che monitori la distanza percorsa e, attraverso una app, fa accumulare crediti da utilizzare per ottener sconti in negozi convenzionati.
“Anche quest’anno – commenta Roberta Trovarelli di Legacoop Emilia-Romagna, coordinatrice di Bellacoopia Coopstartup – le ragazze e i ragazzi, assieme ai loro docenti e ai tutor, hanno dato prova di avere solide competenze, un quadro chiaro delle problematiche che contrassegnano le nostre realtà sociali e fantasia nell’affrontarle. Il temaURBANO_UMANO: la città che vorrei è stato perfettamente centrato”.