La Fondazione Unipolis indice il bando nazionale “culturability – rigenerare spazi da condividere” per sostenere progetti innovativi in ambito culturale e creativo che favoriscano processi di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di spazi dismessi o, al momento, con altre destinazioni d’uso, generando un impatto sociale positivo per le comunità di riferimento.
La rinascita e il riuso dei “vuoti” urbani e non, di edifici, siti industriali, aree abbandonate o sottoutilizzate a partire dalla cultura e dalla creatività, è un tema di rilevante attualità, che sta assumendo una dimensione quantitativa e qualitativa sempre più importante, soprattutto in relazione alla necessità rivitalizzare le periferie delle nostre città e le “zone interne” del Paese. Da un lato, c’è una disponibilità crescente di spazi dovuta, oltre che alla crisi economica, ai processi di cambiamento e trasformazione dei processi produttivi, assieme all’affermarsi di una diversa concezione delle città. Numerosi sono anche i luoghi culturali che hanno perso la propria funzione originaria (teatri, cinema, musei chiusi) e necessitano di ridefinire la propria identità con forme nuove. Dall’altro lato, la crescita di spazi ibridi che presentano una vocazione culturale e creativa innovativa, diventano occasioni di socialità e di percorsi partecipativi dal basso, generando risposte nuove ai bisogni emergenti. In molte di queste iniziative, la cultura può rappresentare il punto di partenza per avviare progettualità dal forte impatto sociale, con processi di collaborazione e co-progettazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni pubbliche.
Tuttavia, nonostante la crescente diffusione di queste esperienze, sono ancora molti i limiti di questa tendenza, soprattutto per le difficoltà di coordinamento, nella creazione di rapporti efficaci di partnership con il pubblico e la capacità di assicurare loro una effettiva sostenibilità economica nel tempo. È sulla base di questo insieme di valutazioni che Fondazione Unipolis, dopo la positiva esperienza del 2016, indice un nuovo bando che si propone di intercettare e supportare proposte e progetti che abbiano come obiettivo queste nuove modalità di fare cultura nei diversi territori del Paese.
Al bando possono partecipare: organizzazioni non profit, cooperative culturali e sociali, imprese private che operano in campo culturale ricercando un impatto sociale, reti di partenariato fra questi soggetti, team informali, composti prevalentemente da giovani under 35.
Fondazione Unipolis mette a disposizione risorse per complessivi 400 mila euro, articolate in contributi di natura economica per lo sviluppo dei progetti selezionati, erogazione di servizi di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team proponenti, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto. La call è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017. Tra le proposte pervenute e valutate ammissibili, saranno selezionati 15 progetti che beneficeranno di una prima fase di attività di formazione, incontri e mentoring. A seguito della presentazione di un ulteriore e più completo dossier, fra questi verranno selezionati 5 progetti, che beneficeranno di un ulteriore percorso di accompagnamento individuale e di un contributo economico a fondo perduto di 50 mila euro ciascuno, per implementare le attività proposte per lo sviluppo del progetto. Altri 150 mila euro saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e i percorsi di accompagnamento individuale; garantire i rimborsi spese ai partecipanti per prendere parte alle attività di supporto.
A seguito della decisione della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che, esprimendo un apprezzamento per il progetto “culturability”, ha messo a disposizione ulteriori risorse economiche, fra i 15 finalisti, in aggiunta ai 5 progetti beneficiari del contributo di Unipolis, verranno selezionati altri due progetti ai quali sarà attribuita una “menzione speciale” e assegnato un contributo di 10 mila euro ciascuno.