Nidi e scuole dell’infanzia in cui le tecnologie digitali dialogano con i linguaggi tradizionali: è questo il cambio di paradigma che Coopselios sta portando avanti nei servizi educativi, dove il digitale si combina con altri linguaggi come una sorta di collante, dove le esperienze sono interconnesse e i linguaggi integrati e interagenti.
Coopselios ha quindi arricchito la dotazione tecnologica di 5 scuole e nidi di Reggio Emilia e provincia (il nido “Arca” e il nido scuola “Haiku” a Reggio Emilia, il Polo educativo “Barcobaleno” di Barco di Bibbiano, la scuola dell’infanzia “27 febbraio” di Fabbrico e il nido/scuola dell’infanzia “Girasole” di Gattatico) con l’innovativo strumento dell’i-theatre, un tavolo multi touch che sostiene apprendimenti digitalmente aumentati, in molteplici campi di esperienza. Questo investimento si colloca all’interno di un consolidato rapporto di collaborazione tra Coopselios e le Amministrazioni Comunali dei territori di Reggio Emilia, Bibbiano, Fabbrico e Gattatico. Alcune di queste scuole saranno anche coinvolte in un progetto di ricerca europeo Erasmus Plus, di cui Coopselios è capofila insieme a tre università europee e all’Unimore, che approfondirà il tema del “Digital storytelling” e dello sviluppo della Digital literacy nella prima infanzia.
Come può cambiare il nostro modo di predisporre proposte, ambienti e materiali? I linguaggi digitali come possono intrecciarsi e stare in relazione con gli altri linguaggi? Quanto possono innovare la didattica? Coopselios affronta queste e altre tematiche relative all’alfabetizzazione digitale nella prima infanzia, attraverso una pubblicazione “Bambini e tecnologia: tra media touch e contesti immersivi”, presentata lo scorso 21 novembre al Centro Internazionale Loris Malaguzzi.
Le tecnologie digitali pervadono la nostra quotidianità e i bambini e i ragazzi di oggi, nati nel mondo digitale, fatto di computer, social network, videogiochi e smartphone, si muovono dentro a questo ambiente con molta immediatezza e curiosità. I Tablet, gli smartphone touch, sono strumenti diffusissimi e introducono al digitale sempre prima anche i bambini più piccoli, abbassando molto la soglia di accesso alle tecnologie di ultima generazione. I bambini, anche piccoli, con facilità, interagiscono e costruiscono la propria conoscenza in un ambiente dove reale e virtuale, analogico e digitale, materiale e immateriale, sono dimensioni spesse volte inscindibili e le realtà sono plurime e integrate. Sembra proprio che il futuro sarà sempre più digitale e lo evidenziano anche le indicazioni della Comunità Europea che propongono di avvicinare i bambini e i ragazzi anche alla “programmazione” (coding), offrendo esperienze di conoscenza, basate anche sul gioco, per comprendere i concetti di base dell’informatica che, fondamentalmente, si possono definire come una sorta di grammatica del mondo digitale.
Sembra proprio che per essere futuri cittadini attivi e competenti sarà sempre più necessario conoscere le tecnologie digitali in modo approfondito e consapevole e la scuola, in questo processo di cambiamento, dovrà essere in grado di far dialogare i linguaggi di oggi con i linguaggi tradizionali, dando così la possibilità ai bambini di avere strumenti, linguaggi, ambienti legati al futuro e alla contemporaneità. L’innovazione digitale è stata inserita dal Ministro dell’istruzione Giannini tra le 9 priorità della scuola nel documento programmatico 2016 del Miur. Coopselios quindi è attivamente impegnata nella promozione di un’educazione che punta al futuro con un’innovazione del curricolo che sviluppi competenze per futuri “cittadini digitali” in tutta la rete dei servizi educativi.