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Coopselios: bilancio consuntivo 2020. La pandemia non ferma il Gruppo cooperativo reggiano

I Soci di Coopselios, tra le principali organizzazioni no-profit attiva in Italia e all’estero nel settore dei servizi alla persona, hanno approvato il bilancio di esercizio 2020.
Un anno che ha presentato complessità gestionali inedite, causate dalla diffusione pandemica, alle quali il Gruppo cooperativo di Reggio Emilia ha saputo reagire tempestivamente, mettendo in campo una serie di azioni volte a limitare l’impatto della pandemia sul conto economico dell’esercizio e a mantenere un buon grado di liquidità, di autonomia e di equilibrio finanziario. Allo stesso tempo è stata mantenuta la continuità nelle politiche di investimento, tese a promuovere nuove opportunità di lavoro per i soci e nuovi servizi per famiglie ed enti, in una prospettiva di medio e lungo termine.
Al di là delle considerazioni economiche e finanziarie, il 2020 di Coopselios si è caratterizzato per l’elevato livello di competenza e umanità espresso nei confronti delle persone di cui la cooperativa si prende cura, verso i soci e i lavoratori, molti dei quali nei momenti più difficili si sono messi generosamente a disposizione delle strutture in difficoltà, con nuovi ruoli e nuove responsabilità.
Nel 2020, la vera forza della cooperativa sociale sono state le persone, grazie alle quali il Gruppo si è confermato risorsa affidabile e indispensabile per territori, istituzioni ed enti, facendosi promotore di progetti di innovazione e inclusione sociale per le persone e le famiglie.
 
Coopselios conta 3.091 occupati, di cui 2.324 soci, 767 dipendenti e 214 collaboratori esterni (liberi professionisti quali medici, fisioterapisti o infermieri), la cui età media è di 43 anni. L’89% è costituito da donne e gli occupati stranieri, di 72 nazioni diverse, rappresentano il 24,17%. La cooperativa si prende cura direttamente di oltre 5.800 persone, per un totale di 1.783.339 giornate di assistenza, cura ed educazione.
 
I numeri
L’emergenza sanitaria nel 2020 ha costretto la cooperativa a ricalibrare progetti, risorse e mezzi. Il principale obiettivo è stato rappresentato dalla tutela delle persone fragili, attraverso la qualità del lavoro dei soci, dei dipendenti e dei collaboratori. La forte limitazione e, in molti casi, la sospensione delle attività da parte delle autorità competenti per contrastare la diffusione del contagio, hanno tuttavia causato una contrazione del fatturato rispetto all’esercizio precedente.
Il valore della produzione nel 2020 è pari a 112,4 milioni di euro, in calo di 10,8 milioni rispetto al dato del 2019. I ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano a 107,4 milioni di euro. Il risultato netto finale di esercizio registra una perdita di 0,68 milioni di euro che l’Assemblea dei soci ha deliberato di ripianare mediante l’utilizzo delle riserve del patrimonio netto.
Il patrimonio netto infatti supera i 44,2 milioni di euro, mantenendo il trend positivo (+ 0,6%) nel triennio 2018-2020, a conferma della solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo. A ulteriore tutela di potenziali rischi, al 31 dicembre 2020 la cooperativa ha accantonato complessivamente oltre 7,2 milioni di euro, (+1,2 mln€ rispetto all’esercizio 2019), delineando un quadro di garanzie particolarmente significativo per interlocutori e stakeholder. Inoltre ha tempestivamente messo in campo una serie di azioni volte a limitare l’impatto della pandemia sul conto economico di esercizio e a mantenere un buon grado di liquidità, di autonomia e di equilibrio finanziario. Il 2020 registra quindi un miglioramento della posizione finanziaria netta nel breve periodo (+13,52%).
 
Settori e territori
La distribuzione del fatturato per territori, nel 2020, conferma l’andamento degli anni precedenti: l’Emilia-Romagna mantiene la quota prevalente, mentre sono in crescita anche altri sistemi regionali, in particolare il Veneto. Complessivamente si contano oltre 200 servizi attivi nell’area socio-sanitaria e nell’area socio-educativa, di cui 7 a Bruxelles. Coopselios realizza il 42% della sua attività in Emilia Romagna, il 29% in Lombardia, il 14% in Veneto, l’11% in Liguria, il 2% in Toscana, l’1% in Lazio e l’1% in Trentino Alto Adige. Il settore Anziani si conferma prevalente (77%), seguito da Infanzia (11%), Disabili (9%), Minori (1,5%) e Psichiatrico Sanitario (1,5%).
 
Gruppo Coopselios – Bilancio consolidato
Il capitale investito dal Gruppo passa da 126 a 142 milioni di euro mentre, per effetto del finanziamento degli investimenti immobiliari del Gruppo, i debiti finanziari passano da 35 a 44 milioni di euro. Il valore della produzione passa da 112 milioni di euro della capogruppo a complessivi 122 milioni di euro nel bilancio consolidato, evidenziando un rafforzamento importante delle iniziative economiche avviate negli esercizi precedenti. Il patrimonio netto consolidato supera i 46 milioni di euro e testimonia la gestione prudente ed efficiente dell’intero Gruppo.
 
Le Persone – il patrimonio di Coopselios
La tutela delle persone di cui Coopselios si prende cura è importante tanto quanto quella dei soci e dei lavoratori del Gruppo. Questo principio fondamentale per la cooperativa si traduce nel puntuale ascolto delle esigenze dei lavoratori, anche attraverso il coinvolgimento nel governo dell’impresa, con rilevanti investimenti in formazione e supporto ai lavoratori.
A fronte della contrazione dell’attività dei servizi, Coopselios ha scelto di tutelare il lavoro dei soci e dei dipendenti, anticipando gli importi del Fondo d’Integrazione Salariale dovuti a 1.481 lavoratori (2.410.413 euro), al fine di evitare i lunghi tempi di liquidazione dell’ente previdenziale. Ai lavoratori che hanno garantito la presenza nei momenti di maggiore criticità sono state riconosciute indennità straordinarie e incentivi per circa 300.000 euro. Inoltre sono state erogate integralmente le tranche contrattuali derivanti dalla messa a regime del nuovo CCNL, che hanno comportato un incremento del costo aziendale complessivo di 1,8 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
 
La risposta al Covid – Azioni a tutela della salute delle Persone di Coopselios
Per tutelare la salute delle persone più fragili, governare e contrastare la diffusione del virus anche tra i soci e i lavoratori, la cooperativa ha attivato molteplici azioni e gruppi di lavoro con finalità specifiche.
E’ stato istituito un Tavolo tecnico permanente per il costante monitoraggio dell’evoluzione della pandemia; sono state prodotte direttive aziendali finalizzate alla prevenzione e gestione del rischio infettivo da Covid-19 ed è stato rafforzato il Sistema di Gestione del Rischio di cura. Inoltre sono stati effettuati 117 interventi specialistici a supporto dei diversi servizi.
L’attivazione del lavoro agile ha coinvolto 416 lavoratori per un totale di 41.671 ore svolte.
La cooperativa ha supportato i soci e i lavoratori, nei periodi di maggiore criticità fisica e psicologica, anche con l’attivazione di uno sportello di supporto psicologico al quale si sono rivolti 30 soci, per un totale di 54 colloqui svolti.
E’ stata inoltre attivata una Mutualità Sanitaria Integrativa – Assicurazione Covid-19 che ha erogato oltre 67.500 euro di indennizzo a 473 lavoratori.
Per garantire continuità nella qualità dei servizi offerti anche in periodo di pandemia, a soci e dipendenti sono stati assicurati corsi di aggiornamento professionale (7.963 ore) e formazione obbligatoria (8.416 ore), per un totale di 16.379 ore, di cui 13.000 ore in modalità on line, a cui si aggiungono 9.505 ore di formazione obbligatoria in materia di sicurezza.
Durante i lunghi periodi di lockdown, la cooperativa ha messo in campo azioni di comunicazione interna e social rivolta ai lavoratori, al fine di facilitare il dialogo e lo scambio di informazioni.
Allo stesso tempo le educatrici e le insegnanti dell’area Socio-educativa, collegandosi tramite videochiamata con piccoli gruppi di bambini dagli spazi dei nidi e dalle scuole dell’infanzia, hanno continuato a proporre attività di atelier, narrazioni e letture, canzoni, ricette e consigli, contribuendo a sviluppare l’alfabetizzazione digitale fin dalla primissima infanzia.
Altrettanto significativi i progetti di connessione virtuale messi in campo dall’area Socio-sanitaria: grazie all’utilizzo delle tecnologie, gli operatori hanno potuto confrontarsi, sostenersi e scambiarsi buone pratiche nei momenti di maggior criticità, mentre i residenti anziani e disabili, con l’aiuto degli operatori, hanno mantenuto costantemente il contatto diretto con i loro famigliari.
Nel 2020, durante la pandemia, è stata costituita anche la Squadra Covid per l’Assistenza Domiciliare. Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione tra Coopselios, Azienda USL di Reggio Emilia e Comuni del territorio che ha portato alla costituzione di un team dedicato di operatori OSS del Servizio Domiciliare (SAD) che, formati e dotati dei necessari dpi, hanno assistito gli utenti fragili al domicilio, contagiati e non dal virus. Sono stati assistiti 108 utenti per un totale di 1.764 ore di assistenza erogate.
Particolarmente efficace anche il servizio prestato dallo sportello mobile Welfare on the Road, promosso da Consorzio Sociale Care Expert in collaborazione con Acer Reggio Emilia, che ha portato assistenza e supporto alle persone direttamente nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, alleviando il senso di solitudine e di isolamento e supportandoli nello svolgimento delle attività quotidiane. Un servizio offerto anche ai lavoratori di Coopselios, costretti a casa in quarantena, e ai loro familiari positivi al Covid. Sono stati 90 gli interventi effettuati.
 
 
I nuovi Progetti strategici
Nonostante l’emergenza pandemica, Coopselios ha mantenuto continuità nelle politiche di investimento, avviato nuovi progetti e sviluppato nuovi modelli di servizio, in risposta alle necessità di persone fragili, caregiver e famiglie ed enti, orientati anche alla promozione di nuove opportunità di lavoro per i soci e i dipendenti, in una prospettiva di medio e lungo termine.
Casa di Cura Giuseppe Barellai, Costarainera (IM) – Nuovo Polo per la riabilitazione sanitaria di Costarainera, Imperia. L’ex Padiglione ospedaliero Barellai si caratterizzerà come centro di eccellenza nel campo della riabilitazione. Sono in corso lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’edificio, condividendo obiettivi, funzionalità e prestazioni con la Regione Liguria e le Autorità competenti. I lavori sono iniziati a fine 2020 e termineranno entro il 2022.
RSA e Centro Diurno Castagneto – Rapallo (GE) – Con l’aggiudicazione del servizio di gestione, Coopselios consolida la presenza nel territorio ligure. Sono in corso lavori di ristrutturazione e ammodernamento degli impianti.
Nuova CRA – Casalgrande (RE) – Coopselios si è aggiudicata la costruzione e la gestione di 50 posti letto fino al 2052. I lavori termineranno nel 2021.
Centro Polifunzionale – San Giuliano Terme (PI) – Il Centro si configurerà come la nuova frontiera dei servizi di cura integrati, a partire dal nucleo dedicato ai servizi di RSA. Sarà inaugurato nel 2021.
Casa Residenza Anziani Villa delle Ginestre – Castelnovo ne’ Monti (RE) – Nel 2021 proseguono i lavori per la costruzione della nuova sede della CRA, che accoglierà i 60 posti letto dell’attuale servizio. Coopselios si è aggiudicata la costruzione e gestione della CRA fino al 2049, in raggruppamento temporaneo di imprese con CIRFOOD e CAMAR.
Acquisizione di Nidi d’infanzia – provincia di Udine – Coopselios porta la propria competenza e gli alti standard educativi nel nuovo territorio del Friuli Venezia Giulia.
 
partnership
La cooperativa ha puntato alla creazione di nuove reti e partnership per migliorare e rendere sempre più efficaci e personalizzati i servizi. Va in questa direzione la nascita di un accordo di partnership tra Coopselios e IMA Italia Assistance che ha permesso la creazione di:
IMA Care – dall’accordo tra Coopselios e IMA Italia Assistance è nata una società benefit, pienamente operativa dal 2021, per l’erogazione di servizi di orientamento, consulenza e supporto dedicati ai family caregiver.
Joint venture con Gruppo CAMST – finalizzata ad offrire nuovi modelli di servizio per il comparto della Pubblica Amministrazione e degli enti operanti nel settore sanitario.
Eurita – in partnership con la start-up bresciana Angelo Europeo, è nata una società benefit per intercettare le opportunità offerte dalle istituzioni Europee e internazionali, pubbliche e private, in termini di appalti, bandi e finanziamenti agevolati.
Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia – il Consorzio Quarantacinque, di cui Coopselios fa parte, insieme a Consorzio Oscar Romero, gestisce il Laboratorio Aperto Urbano dei Chiostri di San Pietro, luogo di progettazione di attività di innovazione sociale, sviluppo di cooperazione e confronto tra imprese, cittadinanza, Terzo Settore, università, mondo della ricerca e Pubblica Amministrazione, elemento chiave dell’Agenda Urbana del POR Fesr della Regione Emilia Romagna.
 
 
Dichiarazioni
 
Raul Cavalli, direttore generale di Coopselios, ha commentato: “La nostra cooperativa ha saputo reagire a un anno di impegno straordinario, fare squadra e mettersi al servizio, ed è uscita rafforzata da questa esperienza negativa che ha aumentato la consapevolezza nelle nostre capacità e competenze. Gli eventi hanno confermato anche la correttezza dell’impostazione strategica data nel corso degli anni alla cooperativa, che si mantiene solida e proiettata verso la crescita: oggi abbiamo presentato realtà e attività che nel PNRR sono ancora soltanto progetti e intenzioni. Questo significa che siamo stati in grado di anticipare di diversi anni quelle risposte che il Paese attende nel campo dell’educazione, dell’assistenza e della cura. Il nostro Gruppo, grazie a tutti i soci e i lavoratori, è pronto per dare un importante contributo per il futuro e la crescita del nostro Paese”.
 
Giovanni Umberto Calabrese, presidente di Coopselios, ha commentato: “il 2020 è stato per tutti noi un anno difficile. Il nostro Gruppo grazie alle scelte lungimiranti fatte in passato è riuscito a reagire e a mettere in campo una serie di azioni che hanno permesso alla cooperativa di reagire tempestivamente e mettere le basi per una nuova crescita futura. Tutto questo lo dobbiamo in particolare ai nostri soci e ai nostri lavoratori che nei momenti più critici non hanno esitato a mettersi a disposizione della cooperativa per garantire qualità e continuità di servizio alle nostre strutture e alle comunità nelle quali operiamo”.
 
Eleonora Vanni, presidente di Legacoop sociali, ha commentato: “Questo bilancio rappresenta tutta la fatica della gestione dell’emergenza e della riapertura dei servizi, ma anche la volontà di guardare al futuro e di riuscire a superare i momenti più difficili della pandemia. I complimenti sono meritati perché i progetti, le realtà e i percorsi presentati oggi dimostrano che la cooperativa ha tutte le competenze per gestire l’attività quotidiana con lo sguardo strategico sempre orientato allo sviluppo futuro dell’impresa. Grazie alla cooperativa e a tutti gli operatori che sono la nostra risorsa principale per poter garantire futuro e qualità dei servizi alle comunità nelle quali operiamo”.
 
Andrea Orlando, ministro del Lavoro, ha commentato: “La cura – come insieme delle attività che riguardano l’integrità della persona, gli aspetti sociali educativi e assistenziali – dopo la pandemia è diventata un patrimonio riconosciuto. Questo comparto in Italia è svolto per una parte importante dalla cooperazione, segmento fondamentale della nostra società e della nostra economia. Sempre più spesso nei documenti dell’Unione Europea emerge il riconoscimento della specificità e della tradizione italiana in questo senso, citata come riferimento a livello europeo. Con la legge 381/90 si è stabilito che le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della Comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini e questo le cooperative hanno dimostrato di saperlo fare, costruendo ricchezza economica e sociale per il Paese. Chi ha sacrificato questa ricchezza – spesso con le gare al massimo ribasso – ha pagato il prezzo su altri fronti: il risparmio apparente ha generato danni che hanno necessitato di interventi successivi a rimedio. La cooperazione ha declinato pienamente il principio di sussidiarietà che integra e non contrappone, che offre e non sottrae, che aiuta e non fa sentire sole le persone e le famiglie con difficoltà. Garantisce attenzione e cura verso le categorie più fragili della comunità, con quella funzione di soggetto privato che contribuisce a definire e soprattutto ad attuare le politiche pubbliche. La riforma del Terzo Settore è una leva fondamentale; fin dall’inizio del mio mandato ho cercato di dare forte impulso alla sua attuazione per valutare la sua portata e anche gli eventuali correttivi. Il rapporto tra pubblica Amministrazione e Terzo Settore, a partire da quanto indicato dal Codice del Terzo Settore, dall’art. 55 e seguenti, con la sentenza della Corte Costituzionale fino alle Linee guida emanate dal ministero, vede nella co-progettazione uno degli aspetti maggiormente innovativi di questa riforma, che dovrà rappresentare quel cambiamento e quell’innovazione necessaria, richiesta da più parti. In futuro sarà sempre più importante anche la collaborazione tra ministero del Lavoro e ministero della Salute: solo così riusciremo a dare risposte di sistema e la cooperazione sociale avrà un ruolo sempre più fondamentale per le comunità e per il Paese”.