La scuola rappresenta il luogo deputato alla creazione e diffusione di valori e idee necessarie per costruire la società del domani. Essa si trova oggi in una fase di ripensamento, anche grazie allo stanziamento, da parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di fondi che consentono di immaginare nuovi modelli formativi.
In questo contesto, la nutrizione a scuola è un momento necessario, attraverso cui educare le giovani generazioni a corretti stili di vita, volti a un consumo più responsabile. Risulta dunque cruciale pensare alla ristorazione scolastica come un servizio strategico per le politiche pubbliche e per il sistema Paese, elaborando una nuova visione degli appalti, che dia valore al momento della pausa pranzo a scuola inteso quale spazio-tempo fondamentale nella formazione degli adulti di domani.
Del tema hanno parlato Luigina Mortari (Professore all’Università degli studi di Verona), Andrea Gavosto (Direttore Fondazione Agnelli), Paola Cavazzoni (Pedagogista Fondazione Reggio Children), Michele Antonio Fino (Professore all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Luca Brambilla (National Key Account Director Ristorazione Scolastica CIRFOOD), Raffaella Curioni (Assessore all’Educazione Comune di Reggio Emilia), Lorenzo Donini (Professore alla Sapienza Università di Roma), Paola Frassinetti (Sottosegretario Ministero dell’Istruzione e del Merito) e Chiara Nasi (Presidente CIRFOOD), nel corso dell’evento “Nutrire il futuro. Dare valore al cibo nella nuova scuola”, che si è tenuto il 31 marzo a Reggio Emilia presso il CIRFOOD DISTRICT, il centro di ricerca e innovazione nel cuore di uno dei più importanti distretti italiani sulle tematiche dell’educazione e del food.
Il convegno ha preso il via con l’intervento di Andrea Gavosto che ha illustrato l’importante spinta offerta dal PNRR sul tema scuola e tempo pieno in un contesto di arretratezza dell’Italia in ambito internazionale. In particolare, l’analisi condotta da Fondazione Agnelli ha messo in luce il tema dei profondi divari all’interno del Paese, riguardanti le competenze degli studenti e l’accesso a un’istruzione di qualità. Queste differenze rappresentano una forma di ingiustizia sociale in quanto un ragazzo nato al sud, attualmente, deve scontare circa un anno di ritardo nell’istruzione rispetto a un ragazzo nato nel nord Italia.
“Crediamo che educare al futuro rappresenti la direzione attraverso cui stimolare la crescita di una società sempre più consapevole e responsabile, al fine di generare valore a beneficio di tutti” ha spiegato Chiara Nasi, sottolineando la volontà di CIRFOOD di promuovere un evento che porti valore alla società attraverso autorevoli approfondimenti sul mondo della scuola e sul valore sociale della Ristorazione scolastica anche a fini di prevenzione e cura per la salute pubblica. Aspetto spesso sottovalutato e poco noto, come ha spiegato il professor Lorenzo Donini, ma assolutamente essenziale, soprattutto perché in Italia la ristorazione collettiva ha raggiunto livelli ottimi in termini di qualità nutrizionale diversamente da quanto si registra in media nel contesto famigliare. Per questo è fondamentale riconoscere alla refezione scolastica il giusto prezzo, al fine di prevenire costi ben più alti in futuro, in ambito sanitario.
Ciò è emerso anche dall’anteprima della ricerca Nourishing School, condotta dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in 10 città e altrettanti plessi di scuola primaria, la quale afferma che secondo l’86% degli intervistati sarebbe utile un corso di educazione alimentare rivolto a famiglie e docenti.
Nel corso dell’evento è stato, inoltre, presentato il lavoro svolto dal Think Tank FuturAble School, promosso dal CIRFOOD DISTRICT, attraverso le parole della prof.ssa Luigina Mortari, che ha ricordato quanto nell’attuale contesto scolastico serva un nuovo approccio educativo che rimetta il cibo, la conoscenza e il benessere fisico e psicologico al centro dei percorsi educativi della scuola, in ogni area del Paese.
Dare valore al momento del pasto a scuola vuol dire riconoscere un giusto prezzo, soprattutto in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo che hanno visto un aumento incontrollato dei costi delle materie prime e dell’energia. Come ha sottolineato la Presidente CIRFOOD Chiara Nasi “usciamo da questa mattinata con una certezza ancor più solida di quanto non fosse prima: la ristorazione scolastica ha una vera e propria valenza strategica e sociale per il Paese. Senza misure urgenti che riconoscano l’adeguamento automatico dei prezzi agli indici ISTAT nei contratti in essere e in quelli a venire con le committenze pubbliche, però, si potrebbe assistere, nostro malgrado, a una generalizzata riduzione delle prestazioni a discapito degli studenti. Spero il Governo voglia essere al nostro fianco, per progettare insieme la scuola del presente e del futuro, con l’obiettivo comune di non impoverire questo servizio essenziale, ma di continuare a sostenerlo per garantire insieme salute, qualità, educazione e benessere a tutti i cittadini che serviamo ogni giorno”.
Un impegno da parte delle Istituzioni sul tema della ristorazione scolastica è stato confermato da Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha dichiarato: “La ristorazione collettiva viene data troppo spesso per scontata e di rado viene ritenuta una condizione necessaria per l’educazione degli studenti. Sarà mia cura portare all’attenzione del Governo questa situazione di criticità. Il cibo ha, infatti, un ruolo importante per la crescita delle giovani generazioni e, per questo, è doveroso lavorare sulla formazione dei docenti in materia di educazione alimentare”. Il Sottosegretario ha inoltre commentato: “Nel contesto europeo, l’Italia ha una posizione fortemente critica per indice di dispersione scolastica. Il tempo pieno, sia per le scuole primarie che secondarie, è fondamentale per contrastare questo fenomeno e in questo contesto la ristorazione scolastica gioca un ruolo strategico”.
Fonte: www.cirfood.com