Con grande piacere Legacoop, Confcooperative, Agci Emilia-Romagna riscontrano l’approvazione della Delibera della Giunta Regionale “Adozione delle linee guida regionali sull’affidamento dei servizi alla cooperazione sociale”. Con queste linee Guida la Regione Emilia-Romagna riconosce il ruolo fondamentale della cooperazione sociale e impegna le stazioni appaltanti a redigere bandi di gara capaci di tutelare la qualità del lavoro e la qualità dei servizi attraverso lo strumento della cooperazione sociale. Queste linee guida fanno chiarezza su due punti cruciali che spesso hanno creato difficoltà nel rapporto tra cooperative sociali e le stazioni appaltanti.
Il primo: vengono fornite a tutte le stazioni appaltanti che operano nel territorio dell’Emilia-Romagna indicazioni rispetto alle procedure delle gare per evitare che le gare a offerta economicamente vantaggiosa si trasformino a gare al massimo ribasso. Vengono suggerite scelte tecniche riguardo alle formule per l’assegnazione di punteggi che disincentivano i ribassi di gara, premiando in modo netto la qualità sul prezzo offerto, punteggi minimi da raggiungere sull’offerta qualitativa pena l’esclusione dalla gara, la necessità di circoscrivere il peso dell’elemento prezzo rispetto all’elemento qualitativo.
Il secondo: viene sciolto il nodo del rapporto tra clausole sociali per il riassorbimento di manodopera e quella per l’inserimento di soggetti svantaggiati senza mettere in “competizione” le due tipologie di clausole. Infatti, con una scelta ponderata sul piano normativo, viene data una indicazione per la quale dove una delle due clausole è obbligatoria l’altra viene inserita come facoltativa attraverso l’inserimento di elementi qualitativi in sede di offerta tecnica rendendo di fatto sostenibile l’utilizzo di entrambe le clausole contemporaneamente. In sostanza, in questo modo – a costo zero per le stazioni appaltanti – viene tutelato meglio sia il lavoratore nel caso del cambio di appalto sia il soggetto svantaggiato che può avere nuove possibilità di lavoro attraverso le commesse pubbliche.
Oltre a questi due punti le linee guida forniscono indirizzi per le modalità di realizzare gare riservate, servizi in co-progettazione, schemi per le procedure sotto o sopra soglia e strumenti per ottimizzare e migliorare il corretto e trasparente rapporto fra pubbliche amministrazioni e cooperative sociali.
Le linee guida sono il frutto di un grande lavoro realizzato da tecnici ed esperti provenienti da vari ambiti (Dirigenti comunali, Professori universitari, Dirigenti regionali, Cooperatori, ecc) che per molti mesi hanno studiato e approfondito un ambito complesso e in costante trasformazione consegnando alla Giunta un documento con forti basi giuridiche, normative e di prassi, che sarà un fondamentale vademecum operativo per i funzionari delle Istituzioni che hanno rapporti con le cooperative sociali.
L’obiettivo della Commissione regionale della cooperazione sociale che ha promosso il lavoro, in coerenza alla legge regionale n.12 del 17 luglio 2014 sulla cooperazione sociale era infatti di fornire maggiori strumenti alle Pubbliche Amministrazioni in coerenza con lo spirito della legge.
Nei prossimi mesi saranno organizzati dalla Commissione regionale della cooperazione sociale incontri territoriali per illustrare e valorizzare le linee guida con una ricaduta pratica nella gestione quotidiana dei bandi di gara.