La contrattazione integrativa territoriale contribuisce al miglioramento continuo dei servizi offerti dalla cooperazione sociale in risposta ai bisogni crescenti e differenziati dei cittadini e al rafforzamento della coesione sociale. Da questo presupposto nasce il documento firmato questa mattina, 3 aprile, dalle associazioni cooperative e dalle organizzazioni sindacali di Parma. Erano presenti Alberto Araldi e Loretta Losi per Legacoop Emilia Ovest, Andrea Pisseri e Barbara Carpena per Confcooperative, Brenno Begani per AGCI, Massimo Bussandri e Tilla Pugnetti per CGIL , Laura Scognamiglio per CISL FISASCAT e Elisabetta Oppici per CISL FP.
Il contesto generale nel quale si colloca la Cooperazione Sociale – che nel parmense coinvolge circa 50 cooperative per un totale di oltre 5mila lavoratori – è fortemente critico per il perdurare della crisi economica che riduce le risorse nel sistema del welfare Regionale, negli Enti Locali e nelle famiglie. Le condizioni oggettive del settore hanno registrato negli ultimi anni una crescente difficoltà ad aver riconosciuta una remunerazione congrua ai costi reali sostenuti con conseguente forte riduzione delle marginalità, unitamente al ricorso ad appalti al massimo ribasso che favoriscono l’insediamento di cooperative spurie e non rispettose dei CCNL.
Per queste ragioni, in questo settore, risulta indispensabile portare avanti un serio e condiviso confronto con le Organizzazioni Sindacali al fine di promuovere una buona e stabile occupazione, valorizzare il lavoro sociale favorendo una sempre maggiore professionalizzazione dei soci-lavoratori e supportare la crescita e lo sviluppo della cooperazione di inserimento lavorativo che, a fronte delle nuove fragilità, riesce a dare risposte concrete e qualificate.
L’ accordo provinciale si applica alle cooperative sociali operanti nel territorio della provincia di Parma anche se aventi sede legale presso altra provincia. Il presente accordo sostituisce ed integra, per i punti di seguito trattati, il verbale di accordo provinciale sottoscritto in data 28/06/2006 ed il preaccordo del 28/09/2016.
Sono di versi gli aspetti toccati dal documento:
- Definizione di regole condivise in merito alla retribuzione e all’utilizzo della banca ore al fine di offrire uno modello comune alle cooperative
- Regolamentazione dell’utilizzo del mezzo proprio per ragioni di servizio
- Definizione dell’indennità di trasferta per soggiorni fuori sede
- Inquadramento professionale nell’ambito dei Servizi Socio Sanitari
- Istituzione di indicatori di un Elemento Retributivo Territoriale (ERT) strettamente correlato, oltre che alla capacità del comparto di sostenere costi del lavoro aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal CCNL, ai risultati ottenuti del comparto nella provincia di Parma in termini di produttività, redditività, qualità, innovazione ed efficienza
Il contratto provinciale, nell’ottica di quanto previsto dal CCNL di settore, si propone di realizzare un generale miglioramento delle condizioni lavorative, anche attraverso la destinazione delle risorse che principalmente saranno finalizzate ad incrementare il rapporto tra la qualità del lavoro e la qualità dei servizi erogati.
Per questo servirà uno sforzo congiunto al fine di rivendicare un più giusto riconoscimento da parte delle committenze del valore e della qualità espressa dalla Cooperazione Sociale che non può essere considerata strumento di compressione dei costi ma organizzazione per la creazione di occupazione e di forme di lavoro e di impresa con forti connotati di socialità.
Di seguito i commenti sull’accordo di Alberto Araldi nostro responsabile Ufficio Lavoro e Loretta Losi, resp. Cooperative sociali