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Oltre 76 milioni di capitali freschi dai soci CCFS sostengono il nuovo piano industriale 2024-2028

Un bilancio in linea con le aspettative e un nuovo Piano industriale che poggia su un rinnovato e forte patto di fiducia tra i soci – sostenuto dalle Coop di consumatori, il consorzio Conad e il fondo mutualistico Coopfond – che con oltre 76 milioni di capitali freschi hanno assicurato un importante riassetto dello stato patrimoniale. Sono le principali novità annunciate oggi da CCFS, il Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo, nel corso dell’assemblea generale che ha riunito i rappresentanti delle oltre 850 cooperative socie approvando il Bilancio 2023.  I nuovi capitali sono stati immessi nel Consorzio dopo la chiusura dell’esercizio, con scadenza a 7 anni, assicurando un migliore equilibrio patrimoniale ed economico della società, mentre circa 200 milioni di attivi sono stati ceduti o riqualificati, conferendo maggiore liquidità, rendimento e trasparenza allo stato patrimoniale.

“Con questa operazione straordinaria e il piano industriale per il quinquennio 2024-2028 – hanno spiegato il presidente Andrea Lazzeretti e l’amministratore delegato Giampiero Bergami – CCFS ha posto le premesse per tornare ad attrarre i depositi dei soci grandi e piccoli e dare nuovo impulso all’attività di intermediazione finanziaria a favore delle cooperative italiane, con un nuovo modello di funzionamento e riqualificandone l’offerta. I prossimi mesi ci vedranno impegnati sia nella ricerca di nuova raccolta, cui possano conseguire soluzioni di impiego valide e profittevoli sia per il consorzio che per i soci prenditori, sia nel rilancio del consorzio, in linea con le sue prerogative peculiari e la sua mission di sostegno al movimento cooperativo”.  

L’assemblea generale di Bilancio di CCFS si è tenuta nello Spazio ‘Tengo di Castel Guelfo, nel Bolognese, e si è conclusa con una tavola rotonda sulla finanza cooperativa che ha visto confrontarsi donne al vertice di diverse realtà: Simona Caselli, presidente di Granlatte, Valentina Fiore, direttrice area Progetti di Coopfond, e Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna. Il panel – moderato da Maurizio Amari di CCFS – ha posto l’accento sul bisogno di innovazione e sulla distintività del movimento cooperativo, dei suoi obiettivi e dei suoi bisogni finanziari in un contesto economico, internazionale e nazionale, particolarmente complesso. Un mondo in cui l’impatto sociale è connaturato alle imprese e anche la finanza è chiamata a supportare uno sviluppo sostenibile basato sui criteri ESG (Environmental, Social, Governance) per cooperative di ogni dimensione.

Nel corso della mattinata sono intervenuti sulle prospettive del Consorzio il presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini e Antonio Cesarano, chief global strategist di Banca Intermonte, che ha approfondito gli effetti della situazione internazionale sul contesto finanziario italiano.

IL BILANCIO 2023 E IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE

Al 31 dicembre scorso, CCFS ha raggiunto e superato gli obiettivi di raccolta e impiego verso soci previsti dal precedente piano industriale triennale: i depositi sociali ammontavano a quasi 642 milioni, un valore superiore sia rispetto all’obiettivo di raccolta atteso (530 milioni), sia rispetto alla chiusura registrata nel 2022 (609 milioni). Erano circa 503 milioni di impieghi verso i soci in bonis, in crescita sui 424 milioni del 2022 e ai 412 milioni del 2021. Superiori agli obiettivi anche la raccolta a breve e medio lungo termine verso il sistema bancario. Buono anche il risultato del recupero di crediti incagliati e di sofferenze: gli incassi sui crediti deteriorati nel 2023 sono stati di circa 2,7 milioni, superando gli obiettivi prefissati di circa 1,1 milioni. Nel suo complesso, nel corso del 2023 la gestione delle partecipazioni ha generato dividendi per 968 mila euro e la gestione finanziaria quasi 13 milioni di ricavi, in significativo aumento rispetto al 2022 (9 milioni, +35%) e alle attese. Tuttavia, l’andamento crescente dei tassi di mercato ha ridotto la capacità del Consorzio di produrre margini ed ha rallentato l’attività di dismissione degli immobili e delle partecipazioni, portando l’utile a 120 mila euro.

Il Piano Industriale 2024-2028 proietta risultati economici cumulati nel quinquennio per circa 8 milioni di euro. Con il Piano, CCFS punta a promuovere la propria attività a livello nazionale, sviluppando in particolare l’area geografica del centro-sud ed i servizi per le piccole e medie cooperative, connotate da un maggiore fabbisogno di supporto e consulenza, in particolare nei settori dell’agroalimentare e del sociale. Per questo, il Piano prevede la riqualificazione dell’offerta commerciale in termini di prodotti e servizi, la riorganizzazione e il potenziamento della struttura interna, un aumento della raccolta di circa 290 milioni e una maggiore redditività degli impieghi.