Il 7 dicembre si è completato il percorso di fusione per incorporazione di CCIS e Fincoop in Boorea Emilia Ovest. E’ l’ennesimo atto di una strategia che ha visto Boorea Emilia Ovest protagonista di un riassetto degli strumenti di cooperazione finanziaria presenti sul territorio dell’Emilia occidentale, con una dinamica speculare a quella della creazione della Legacoop Emilia Ovest.
“Con questa fusione – spiega il presidente di Boorea Luca Bosi – la cooperativa conta oggi più di 200 soci, ovvero gran parte della cooperazione presente a Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Assumiamo così una grande responsabilità in termini di rappresentanza e sostegno allo sviluppo delle esperienze cooperative, si rafforza, parallelamente all’attività di solidarietà e cooperazione allo sviluppo internazionale, la mission che vede Boorea Emilia ovest accompagnare i propri soci in progetti di innovazione e favorire nuove esperienze sui modelli di start up e workers byout”.
E’ infatti recente l’intervento a favore del workers buy out che si è costituito intorno alla Fornace di Fosdondo di Correggio, e anche quello verso la Cooperativa Laboratorio Naven di Piacenza. Proprio in tal senso Boorea sta valutando altri due ulteriori progetti cooperativi che potrebbero vedere la luce nel primi mesi del 2017. Favorire nuova cooperazione sarà quindi il principale compito che si prefiggerà Boorea Emilia Ovest, senza dimenticare lo spirito solidaristico che l’ha mossa sin dalla sua nascita (1999) e che anche quest’anno ha visto nella Grande Cena dello scorso 30 novembre un passaggio fondamentale: 840 partecipanti, oltre 24mila euro raccolti per i progetti di solidarietà in Libano, Brasile e Finale Emilia e la voglia di lavorare su una grande iniziativa a primavera a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia.