Nelle aree interne colpite dallo spopolamento, nei quartieri delle città dove la coesione sociale è messa a dura prova, nei paesi isolati e privi di efficaci collegamenti. E’ in questi luoghi che nascono le cooperative di comunità, imprese comunitarie e multidisciplinari create da cittadini disposti a mettersi in gioco per promuovere sviluppo e benessere laddove nessuno ha più interesse ad investire.
Per mettere in rete queste esperienze, dal 2014 si tiene nell’Appennino reggiano la Scuola delle Cooperative di Comunità, che torna quest’anno con la 5° edizione dal titolo “#oltreconfine – Piattaforme comunitarie per economie plurali”. Tale iniziativa è divenuta ormai un punto di riferimento a livello internazionale per favorire la conoscenza di un innovativo modello di impresa capace di sintetizzare l’attenzione al territorio e la collettività, mantenendo la rotta sul lavoro e sulla redditività delle azioni da intraprendere.
Organizzata da Confcooperative e Legacoop Emilia-Romagna con il supporto dei rispettivi enti formativi Irecoop Emilia-Romagna e Demetra Formazione e di AICCON, la Scuola delle Cooperative di Comunità – che nel 2018 si è costituita in Contratto di Rete – terrà la sua prima sessione di questa edizione venerdì 22 e sabato 23 marzo a Succiso – Comune di Ventasso (Re), presso la cooperativa di comunità Valle dei Cavalieri, mentre la seconda sessione è in programma venerdì 5 e sabato 6 aprile presso la cooperativa i Briganti di Cerreto (Re). Saranno così ancora una volta le due storiche cooperative di comunità dell’Appennino reggiano, le prime a portare in Italia questa forma di impresa comunitaria, ad ospitare l’evento.
Il tema di quest’anno – spiegano gli organizzatori – mette al centro il paradigma e le pratiche della cooperazione di comunità come strumento per alimentare nuove forme di mutualismo e di economie di luogo promosse da abitanti. Al centro delle conversazioni vi saranno le esperienze, gli apprendimenti e le competenze maturate in questi anni, con l’intento di alimentare una riflessione circolare con i partecipanti, da sempre co-protagonisti e co-produttori di questa comune esperienza formativa.
Saranno una cinquantina gli ospiti chiamati a intervenire nel corso delle due sessioni, dai rappresentanti delle istituzioni come Tito Bianchi del Dipartimento Coesione territoriale della Presidenza del consiglio dei ministri e l’assessore regionale Palma Costi, agli studiosi come Paolo Venturi (AICCON) e Flaviano Zandonai (CGM), fino ai numerosi cooperatori in arrivo da tutta Italia. Torna anche quest’anno la conversazione con Giovanni Lindo Ferretti nella sua Cerreto Alpi.
“Proprio partendo da questa esperienza nata in Emilia-Romagna – dichiarano Francesco Milza e Giovanni Monti, presidenti Confcooperative e Legacoop regionali -, altre Regioni come Puglia, Liguria, Abruzzo, Sardegna e Toscana hanno adottato leggi specifiche con misure di promozione e sostegno alla cooperazione di comunità. Abbiamo quindi chiesto alla Giunta della Regione Emilia-Romagna di farsi promotrice di un’iniziativa volta ad incentivare, anche economicamente tramite un apposito bando, la nascita di cooperative di comunità con l’obiettivo ormai sempre più urgente di realizzare un loro riconoscimento chiaro e omogeneo in tutto il territorio regionale”.