Continuano a dare buoni frutti l’impegno e la visione strategica della cooperativa Arbizzi, esempio virtuoso reggiano di workers buyout per ricambio generazionale. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2019, ed è stata l’occasione per mettere in fila i diversi progetti grazie ai quali l’impresa, specializzata nella commercializzazione di materiali di imballaggio, continua la sua marcia positiva.
Il Presidente Simone Vallieri ha illustrato a tutti i soci e collaboratori, i risultati economici del 2019, sottolineando il successo dell’operazione di riorganizzazione commerciale promosso ad inizio anno: “Il previsto esercizio di transizione in tema di fatturato e utile, conseguenza del nuovo assetto organizzativo e del valore delle materie prime plastiche in continuo calo, si è trasformato in un aumento dei volumi di vendita ed un risultato netto migliore rispetto al 2018”. L’assemblea dei soci ha poi rinnovato la fiducia al Cda ed al collegio sindacale per altri 3 anni.
La cooperativa sta lavorando alacremente alla nuova sede che conta 4000 mq coperti con l’opzione di ampliamento di altri 2000 mq, dove si trasferirà a settembre. “La scelta di realizzare una nuova sede” dichiara Vallieri “nasce per migliorare le condizioni del servizio, efficientare la logistica, aumentare la sicurezza dei lavoratori”. E l’attenzione alla sicurezza è da sempre in cima ai pensieri della società: l’ente certificatore TUV rinnova per il 2020 la certificazione ISO 45001.
Altro traguardo su cui Arbizzi si è impegnata con grande determinazione e lungimiranza riguarda la sostenibilità: è infatti la prima azienda italiana nel proprio settore ad aver ottenuto la certificazione sulla valutazione, gestione ed emissione dei gas serra ISO 14064. “Un lungo studio sulle attività aziendali durato 10 mesi” spiega Vallieri “ha portato alla certificazione validata da TUV. La società in questo modo ha potuto calcolare la CO2 emessa in atmosfera (carbon footprint) come conseguenza della propria attività lavorativa, andando a compensarne l’impatto tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati UNFCCC (entità dell’ONU che opera a livello mondiale per l’ambiente). Arbizzi è da tempo impegnata a ridurre a monte le emissioni di CO2 attraverso azioni di Carbon Offsetting quali l’utilizzo di mezzi a metano, la costruzione di uno stabilimento a ridotto consumo energetico e l’investimento in un impianto fotovoltaico da 60kw che la renda praticamente autosufficiente”.
UNFCCC certifica, garantendo i massimi standard di controllo, progetti di recupero di vaste aree del pianeta soggette a desertificazione a causa dell’attività umana (deforestazione per ricavare legname, pascoli o agricoltura) andando ad incrementare l’assorbimento di CO2, il principale gas serra, a recuperare habitat per specie animali in pericolo e a garantire posti di lavoro per popolazioni in difficoltà.
Il percorso di certificazione ed acquisizione dei crediti di carbonio è stato fatto con la collaborazione della società cooperativa DENVA – Demetra Environmental Management e di Carbon Credit Consulting, tra le poche società in grado di offrire progetti affidabili e di concreto valore.
Infine un commento sull’impatto emergenziale del Covid-19: “La Cooperativa sta mantenendo i volumi di vendita dell’anno precedente avendo recuperato a maggio e giugno quanto perso durante il lockdown. Il lavoro è proseguito in parte in smart working ed in parte in sede, adottando i massimi livelli di sicurezza. Non si sono registrati casi di contagi tra i soci ed i collaboratori. Il numero dei dipendenti aumenta da 22 a 24 grazie al potenziamento dell’area tecnica e della logistica”.