Quasi cento studenti di quattro classi delle scuole superiori si sono alternati sul palco dell’auditorium Campus Crédit Agricole di Piacenza, in occasione dell’evento finale di Bellacoopia, concorso di simulazione di impresa cooperativa, promosso da Legacoop Emilia Ovest, inserita nelle proposte dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.
All’iniziativa, condotta da Georgia Passuello di Radio Bruno, sono intervenuti per i saluti iniziali Nicoletta Corvi, assessore alle politiche per l’infanzia, la solidarietà, l’abitazione e l’inclusione sociale del Comune di Piacenza, Enrica Migliavacca, direttore Campus Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, Fabrizio Ramacci, vice presidente di Legacoop Emilia Ovest, e Silvia Mallozzi, Ufficio Scolastico di Parma e Piacenza.
Il percorso, guidato dalla responsabile di progetto per Legacoop, Miriam Vallisa, e la collega tutor Elena Gianformaggio, al fianco dei docenti tutor delle classi coinvolte, si suddivide in lezioni teoriche sulla forma imprenditoriale cooperativa, sulle sue peculiarità valoriali e normative, fino alla stesura del business plan, partendo dalla business idea, al nome e al logo, all’organigramma, al marketing e piano comunicazione.
Al primo posto si sono classificati ex equo i progetti “VitalCaire” (sviluppo di una app in ambito bio-medicale per potenziare il monitoraggio e la prevenzione) della classe 3° ESE Liceo Colombini e “HoMe” (servizi e soluzioni evolute per la gestione della casa a 360°) della classe 3° F ISII Marconi.
Sono stati assegnati altri due premi collaterali: “Futuro sostenibile” al progetto “Forchetta verde” della classe 4° ESB Liceo Colombini (ristorante inclusivo e antispreco a km 0) e Premio “Crescita inclusiva” al progetto “Ecoop” della classe 3° ESA Liceo Colombini (specializzato in servizi ricreativi ed educativi).
L’innovazione tecnologica, l’attenzione all’ambiente e alle persone sono i minimi comuni denominatori dei progetti elaborati, con un occhio di riguardo ai valori cooperativi del governo democratico e partecipato. Questa esperienza, ogni anno, si rivela una leva di apprendimento e sperimentazione laboratoriale per le ragazze e i ragazzi che hanno l’opportunità di acquisire competenze trasversali, oltre a potenziare l’orientamento al lavoro di gruppo.