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A Piazzetta Piacenza si svelano “Le ricette delle razdore piacentine”. Edizioni Officine Gutenberg presenta la sua ultima pubblicazione dedicata alla cucina locale

Edizioni Officine Gutenberg ha scelto piazzetta Piacenza per presentare la sua ultima pubblicazione “Le ricette delle razdore piacentine”. L’evento si terrà venerdì 25 settembre alle 11. “Le ricette delle razdore piacentine” non è solo un ricettario ma una collezione di storie, raccolte da Chiara Ferrari e fotografate da Elisabetta Sfarra. 

La prefazione di Nicoletta Livelli

Questo non è il solito libro di ricette. Qui non troverete indicazioni su come fare la pasta frolla o su come ottenere la perfetta montatura a neve degli albumi perché, come vi direbbero le nostre Razdore, “quelle cose lì le sanno fare anche i gatti”. Ma chi è una Razdora? Secondo la tradizione popolare era la donna che gestiva la casa e le risorse economiche di una famiglia che ormai non esiste più: povera, numerosa (oggi diremmo “allargata”), per lo più contadina.

Molte bocche da sfamare ogni giorno e poche risorse per farlo, il ruolo della Razdora non era facile. Ma lei sapeva come dirigere la vita domestica, e lo faceva col piglio del direttore d’orchestra, mattarello o mestolo al posto della bacchetta e una scusala come abito d’ordinanza. Le Razdore sono sopravvissute alla guerra, alla miseria e al tragico avvento delle planetarie e delle piastre a induzione, oggetti che mai entreranno nelle loro cucine. Per essere Razdora doc non servono orpelli. Ci vuole grande talento culinario, e soprattutto dedizione, energia, intelligenza e carattere. E di carattere le ventiquattro Razdore doc che Chiara Ferrari ha intervistato per questo libro ne hanno da vendere.

Tanto da aver modificato il progetto dell’autrice in itinere: da libro di ricette è diventato un bellissimo libro di storie. Perché mentre illustrano le loro ricette preferite, le Razdore raccontano la loro vita e il legame indissolubile con la cucina. Sono storie incredibili e inaspettate di donne in anticipo sui tempi, donne che hanno inventato la cucina fusion, il catering, lo chef a domicilio e l’impiattamento coreografico molto prima che queste cose diventassero di moda. Sono storie di ricettari di famiglia custoditi come preziosi cimeli, tramandati di generazione in generazione; storie di Trattorie rese celebri dai piatti creati dalle nostre Razdore e diventati leggendari. Le ricette ci sono, non preoccupatevi, e sono tante, golose, invitanti, tradizionali ma originali, perché se c’è una cosa che non manca alle Razdore è la creatività.

Queste signore hanno un vero e proprio tocco magico in cucina ed eseguire una loro ricetta non è un lavoro per cuochi dilettanti, di questo il lettore deve farsene una ragione sin da ora: una Razdora dosa gli ingredienti ad occhio e quello o ce l’hai o pazienza, e neppure fornisce indicazioni dettagliate in merito all’esecuzione del suo piatto. Queste banalità le lasciamo ai classici libri di cucina… guardate pure nello scaffale accanto. Se invece vi sentite in vena di qualcosa di veramente originale, beh, avete in mano il libro giusto. Benvenuti nel mondo delle Razdore piacentine!
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