“Per il mondo agricolo è una occasione importante per rilanciare decisamente il ruolo di un ente al quale sono profondamente legati gli interessi di migliaia di imprese”.
Così Agrinsieme – il coordinamento di cui fanno parte Cia, Confagricoltura, Copagri, Confcooperative e Legacoop – scende in campo in vista del voto che domenica 13 dicembre porterà al rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio della Bonifica dell’Emilia centrale.
“Alle attività della Bonifica – sottolineano le organizzazioni di Agrinsieme – sono interessate decine di migliaia di imprese e di cittadini, e in quest’ambito è sicuramente centrale l’interesse di un mondo agricolo che usufruisce dei servizi legati alla distribuzione delle acque superficiali destinate all’irrigazione, ma sul quale ricadono in modo diretto anche gli effetti delle azioni che l’Ente è chiamato a svolgere in materia di difesa del suolo e sicurezza del territorio e, conseguentemente, sulla prima fonte di lavoro per l’impresa agricola”.
Per le organizzazioni di Agrinsieme – che sostengono la lista “terrAcqua” insieme a Confcommercio, Confesercenti, Unindustria, CNA a all’Associazione dei piccoli proprietari immobiliari – “oggi è necessario un ulteriore e più incisivo sforzo da parte del Consorzio sul controllo e sul miglioramento della qualità delle acque, perchè su questo capitolo si gioca anche tanta parte della difesa della qualità e della tipicità delle nostre produzioni, a partire da Parmigiano Reggiano e lambrusco”.
“Contemporaneamente – proseguono le organizzazioni di Agrinsieme – è però indispensabile una nuova e più concreta azione a favore dei territori ad elevata carenza idrica, con particolare riferimento alle scelte necessarie per la realizzazione di invasi in aree appenniniche che consentano, insieme alla tenuta e allo sviluppo dell’agricoltura, anche il possibile maggior sviluppo di attività legate al turismo e all’artigianato”.
“Sono azioni che richiedono anche una revisione delle politiche regionali legate al territorio e all’ambiente, e tra le priorità – proseguono le organizzazioni agricole e cooperative di Agrinsieme – spicca lo sviluppo di una nuova strategia sulla difesa del suolo nelle aree più soggette a movimenti franosi della nostra montagna e la realizzazione di un invaso nel bacino dell’Enza, tenendo conto non solo degli usi plurimi che si registrano in questo territorio, ma anche del fatto che questa è una delle zone più fragili dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico per l’agricoltura e per altre attività economiche”.
“Proprio alla luce dei rilevanti interessi di cittadini e imprese attorno al Consorzio di Bonifica – concludono le organizzazione di Agrinsieme che sostengono la lista “terrAcqua – il primo impegno dei nuovi amministratori, al di là dei singoli e rilevanti obiettivi in materia di gestione delle acque superficiali e difesa del territorio, dovrà essere quello di una gestione non solo competente ed efficiente, ma più partecipata da parte di tutti coloro che, con i loro tributi, sostengono le attività della Bonifica”.