Malgrado un risultato economico negativo di 2,69 milioni di euro, l’esercizio 2015 è stato un anno di svolta per Boorea, che ha recuperato la serenità economica e quella finanziaria dopo anni nei quali l’aggravarsi della crisi economica generale, e del mercato dell’edilizia e delle costruzioni in particolare, le aveva messe a rischio.
Infatti, da un lato attraverso la cessione di alcuni contratti di leasing immobiliari che erano diventati particolarmente onerosi, dall’altro attraverso la fusione per incorporazione con Csa di Parma, Boorea si è rafforzata patrimonialmente, raggiungendo una dotazione patrimoniale di quasi 15 milioni di euro ed eliminando i fattori che avevano generato tensioni sia sul piano della liquidità che su quello dell’equilibrio tra costi e ricavi.
“Oggi quindi Boorea – ha dichiarato il presidente Luca Bosi nell’Assemblea del 25 maggio – è un punto di riferimento di primo piano per il mondo cooperativo non solo a Reggio Emilia, ma anche per il territorio di Parma e, in un futuro prossimo, probabilmente anche per Piacenza. In Emilia il rinnovamento e il rilancio del modello cooperativo passano, oltre che attraverso l’internazionalizzazione delle imprese, la creazione di nuova cooperazione e la gestione solidaristica delle crisi occupazionali, anche attraverso processi di riorganizzazione e aggregazione, come quello di cui Boorea è protagonista. E attraverso cambiamenti nella governance – prosegue Luca Bosi – come la modifica statutaria che domani proporrò all’assemblea dei soci, quella del limite dei due mandati per il presidente indicato dai consiglieri di amministrazione”.
Il risultato economico di esercizio del 2015 si comprende alla luce delle grandi operazioni di solidarietà intercooperativa che hanno impegnato Boorea, anche con il contributo determinante delle cooperative associate. Dopo l’intervento degli anni precedenti a favore dei soci di Cmr, che ha impegnato il patrimonio di Boorea per oltre 5 milioni di euro, nel 2015 Boorea ha acquistato il 40% del credito vantato dai soci prestatori verso Orion sc, per un totale di 2,11 milioni di euro, soltanto in parte, ovvero per 740.000 euro, coperto da un aumento di capitale sottoscritto dalle aziende socie di Boorea. Un’operazione simile, in questo caso interamente coperta con un aumento del capitale sociale di Boorea da parte delle imprese associate, è stata effettuata nel 2015 per 1,5 milioni di euro anche verso i soci di Cooperativa Di Vittorio di Parma.
All’interno di questo quadro, Boorea ha continuato a perseguire gli obiettivi storici della sua mission, destinando quasi 150.000 euro al finanziamento di attività di cooperazione internazionale, di promozione della cultura cooperativa e di solidarietà sociale sul territorio. Ciò è stato possibile soprattutto grazie allo sviluppo ulteriore delle iniziative di fundraising, dalle quali nel 2015 è derivato oltre il 50% dei fondi destinati a tali attività, anche attraverso il coinvolgimento delle cooperative associate.
Al 31 dicembre 2015 quindi la compagine di Boorea, che ha anche cambiato la propria ragione sociale in “Boorea Emilia Ovest sc”, poteva contare su ben 142 imprese ed enti soci di Reggio Emilia e Parma, comprese tre nuove adesioni, quelle di Cooperativa Comunità di Santa Vittoria, Sicrea spa e Greslab sc. Al 2016 e al 2017 Boorea si affaccia quindi con una rafforzata dotazione patrimoniale e con la disponibilità ad affrontare nuove sfide, come quella del sostegno alle nuove cooperative e alle start up.
Dopo l’Assemblea Boorea ha organizzato al Tecnopolo di Reggio Emilia un seminario pubblico che ha visto la partecipazione del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, dell’economista Francesco Daveri, del presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti, del direttore della Gazzetta di Reggio Stefano Scansani e di Luca Bosi, Titolo del seminario: “Uscire dalla crisi. Il contributo delle cooperative emiliane alla ripresa del Paese”, proprio perché Boorea e le imprese cooperative sono consapevoli di avere le risorse patrimoniali, umane e valoriali per essere protagoniste dei grandi cambiamenti che stanno investendo anche i nostri territori.